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ANDREA GIUSEPPE COSTANTINO – DETENUTO DEL SILENZIO

di Paola Fuggetti
21-07-2021

Dopo 4 mesi di reclusione, dell’imprenditore milanese ancora nessuna notizia. A quattro mesi dall'arresto, prosegue il silenzio delle Istituzioni Emiratine e l'Italia non ha ancora potuto riportare a casa il suo cittadino Andrea Giuseppe Costantino. Neppure la mancanza di accuse formali, il rinnovo triennale del visto residenti e l'allarmante diffusione del Coronavirus negli Emirati Arabi convince Abu Dhabi ad un dietro-front su questo gravissimo caso di negazione dei diritti dell'imprenditore.

Andrea Giuseppe Costantino è stato arrestato a Dubai nella giornata del 21 marzo 2021, di fronte alla compagna e alla figlia di poco più di 3 anni e da allora di lui non si ha più alcuna notizia. L’imprenditore è stato tradotto nella prigione federale di Al Wathba (Abu Dhabi), ove è a tutt’oggi detenuto, senza che sia stato formalizzato alcun capo di accusa. I contatti con la compagna, Stefania Giudice, sono limitati a sporadiche e brevi conversazioni telefoniche nelle quali Andrea proclama la sua innocenza ed estraneità a qualsiasi addebito che gli possa essere mosso.

Cionondimeno, l’assenza di qualsivoglia contestazione ed il rinnovato visto come residente per 3 anni (fino a marzo 2024)  confermano l’indebita detenzione. Ad eccezione di tre visite consolari, i cui contenuti sono solo in parte noti alla sig.ra Giudice, Andrea Giuseppe Costantino non ha mai potuto incontrare e nominare il Legale a garanzia del rispetto dei propri diritti alla difesa. Numerosi sono stati gli appelli di Stefania, che moltissime testate giornalistiche e redazioni televisive hanno accolto, affinché le Istituzioni preposte, in primis il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, si prodigassero per una celere risoluzione della vicenda, ma nonostante l’impegno garantito e profuso da quest’ultimo, nessuna risposta è giunta alla nostra diplomazia ed Andrea rimane un vero e proprio prigioniero del silenzio.

L’ipotesi che l’imprenditore sia una ignara vittima sacrificale dei tesi rapporti tra Italia ed Emirati Arabi Uniti, già ventilata dalla stampa, è sempre più concreta e reale. A fine gennaio, l’uscente governo giallo-rosso cancellava commesse e relativa consegna agli Emirati di materiale militare, comprese le parti di ricambio per la flotta della Pattuglia Acrobatica Emiratina, composta da aerei da addestramento forniti dall’Italia stessa. Da qui, molteplici sono state le ritorsioni del Paese Arabo nei confronti del nostro Stato, dal divieto di sorvolo dell’aereo che accompagnava giornalisti ed Ufficiali del nostro Esercito alla cerimonia di chiusura della missione italiana in Afghanistan, alla successiva chiusura della base aerea militare ad Al Minhad ed il rimpatrio dei militari italiani (ad eccezione di 20 militi che sono ancora oggi ospiti in un albergo ad Abu Dhabi per l’espletamento di pratiche amministrative), screzi nei quali si inserisce la vicenda del nostro connazionale, prigioniero del nulla nel carcere di Abu Dhabi.

Recentemente, l’Avv. Cinzia Fuggetti, consulente legale per le attività del Costantino da lunga data ed ora nominata Legale dalla Sig.ra Giudice, ha fatto appello alla Farnesina per chiedere la scarcerazione dell’imprenditore, anche per i rischi sanitari connessi al Coronavirus, ma senza ottenere una esauriente replica. Il Legale si è rivolto anche in via diretta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed al Premier Mario Draghi, chiedendo loro di intervenire per riportare a casa Andrea, ma ancora, purtroppo, non ha ricevuto riscontro.

Paola Fuggetti

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