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IL VOLTO DELLA NESTOR THEATER COMPANY , SCOPRIAMO KEVIN ARDUINI
di Annarita Pontedera12-05-2024
Non ha nemmeno 30 anni, e ha già creato e diretto prodigiosi spettacoli in prestigiosi teatri italiani ed esteri, scopriamo qualcosa di più sul leader della Nestor Theater Company.
La Nestor Theater Company di Kevin Arduini è una tra le poche e rare compagnie private in Italia ad andare avanti con forza e successo. Fondata a settembre del 2022 dal giovane regista, direttore artistico, danzatore e coreografo Kevin Arduini, conta già in due anni, la realizzazione di quasi 100 spettacoli in Italia e all'estero. Sembra quasi che abbia dell'incredibile se pensiamo alla situazione cui riversa l'arte dello spettacolo in Italia, e Arduini con i suoi giovani e talentuosi professionisti, è la dimostrazione e l'esempio di quanto credere fortemente nei propri sogni possa poi portare alla realizzazione di questi.
Nemmeno 30 anni e ha già diretto da regista spettacoli in importanti teatri in Italia e all'estero.
Si, amo da impazzire questo lavoro, fin da quando ero piccolo ho sempre avuto la passione di creare spettacoli, ma poi avevo come perso questo tassello dalla memoria. Ho iniziato a fare il danzatore professionista ,bellissima strada, ma sentivo qualcosa che mancava, che non era ancora al suo posto. Ho insistito, lavorato sodo e poi mi sono ritrovato in questo. È il mio posto in assoluto, sono tornato, ho raggiunto la consapevolezza di qualcosa che c'è sempre stato.
Da poco reduce dal successo ottenuto con " Maria Callas", cosa significa per lei portare una sua "creatura" in un teatro come il Marrucino, che come la Scala, il San Carlo e l'Opera di Roma ,è tra i teatri d'opera lirici nazionali più prestigiosi in Italia?
Esatto,il Marrucino, gioiello d'Abruzzo, è tra i 60 teatri d'opera più importanti in Italia , e per me è stato un onore. In teatro mi sento molto sicuro, come a casa. Ho grande rispetto, ma che siano grandi o piccoli teatri, ho l'impressione di conoscerli da sempre. Se così non fosse non darei il meglio di me; è senz'altro un tempio sacro un teatro come il Marrucino, ma è anche casa per gli artisti. È stato emozionante, il teatro pieno, gli affreschi, la storicità, l'arte ,le emozioni.. qualcosa di indescrivibile.
Ha diretto diversi spettacoli anche al celebre Teatro Lisinski Concert Opera Hall di Zagabria, trova differenze tra il pubblico italiano e quello straniero?
Sicuramente il pubblico è universale, quando qualcosa piace, le emozioni che si percepiscono non hanno colori di pelle diverse, non conoscono lingue differenti. Non esistono più differenze socio-culturali, quando sono le emozioni palpabili a comunicare tra loro. L'arte sicuramente è in grado di abbattere molti muri, è questa l'incredibile magia. Ho oggettivamente notato anche che il pubblico straniero è molto silenzioso rispetto a quello italiano: raramente applaude, e solo alla fine si scatena, ma solo se il prodotto vale veramente. C'è grande aspettativa nei confronti dell'artista Italiano.
La stampa inizia a parlare di lei dandole l'appellativo di "regista enfant prodige" o "genio", è consapevole di avere un dono?
Ho notato, ma non lo so veramente. Mi sembra troppo sinceramente, faccio semplicemente ciò che mi piace, ci metto l'anima, ed è un qualcosa in cui credo fortemente. Non faccio le cose per avere successo,anzi ho scoperto che amo stare dietro alle quinte. Faccio tutto questo perché è un bisogno impellente, un qualcosa di irrefrenabile, il mio modo più bello e puro di esprimermi. Non sono mai contento purtroppo, dentro di me avverto un grande vuoto, proprio come tutti gli uomini, per un motivo o per l'altro, e io semplicemente lo riempio di questa luce che sento nell'arte e che mi piace donare agli altri.
Lei è molto giovane, le capiterà anche di lavorare con artisti più grandi di lei, è sempre facile farsi rispettare in ruolo impegnativo come il suo?È molto severo?
Non sono severo, o forse lo sono nella giusta misura.Fortunatamente c'è un grande rispetto reciproco, e sono molto per il " vivi e lascia vivere" , detto in modo diretto, non mi metto troppo lì a rompere le scatole, ognuno ha gli strumenti , le risorse e l'intelligenza per capire determinate cose, difficilmente devo riprenderli perché sono tutti artisti stupendi con anime sublimi, ma se mi arrabbio,(raramente)mi arrabbio sul serio.
Lei ha lavorato con Carla Fracci, cosa le hanno dato i grandi maestri che trasmette ai suoi artisti?
Il trovare la propria strada ed essenza qualunque essa sia, e portarla avanti, crederci fortemente anche contro tutto e tutti se necessario, l'essere coraggiosi.
Prossimi appuntamenti?
Tornano delle date estive con lo spettacolo "Leonardo", sul genio del Rinascimento italiano.
Il 6 luglio all'Arena del Teatro Romano di Benevento, il 12 luglio al Borgo Medioevale delle Tre Torri di Lanciano e il 19 luglio all'Arena del Museo Nazionale di Civitella di Chieti. E poi altri importanti appuntamenti dall'autunno, ad esempio 27 e 28 ottobre al Teatro Vespasiano di Rieti.
Nemmeno 30 anni e ha già diretto da regista spettacoli in importanti teatri in Italia e all'estero.
Si, amo da impazzire questo lavoro, fin da quando ero piccolo ho sempre avuto la passione di creare spettacoli, ma poi avevo come perso questo tassello dalla memoria. Ho iniziato a fare il danzatore professionista ,bellissima strada, ma sentivo qualcosa che mancava, che non era ancora al suo posto. Ho insistito, lavorato sodo e poi mi sono ritrovato in questo. È il mio posto in assoluto, sono tornato, ho raggiunto la consapevolezza di qualcosa che c'è sempre stato.
Da poco reduce dal successo ottenuto con " Maria Callas", cosa significa per lei portare una sua "creatura" in un teatro come il Marrucino, che come la Scala, il San Carlo e l'Opera di Roma ,è tra i teatri d'opera lirici nazionali più prestigiosi in Italia?
Esatto,il Marrucino, gioiello d'Abruzzo, è tra i 60 teatri d'opera più importanti in Italia , e per me è stato un onore. In teatro mi sento molto sicuro, come a casa. Ho grande rispetto, ma che siano grandi o piccoli teatri, ho l'impressione di conoscerli da sempre. Se così non fosse non darei il meglio di me; è senz'altro un tempio sacro un teatro come il Marrucino, ma è anche casa per gli artisti. È stato emozionante, il teatro pieno, gli affreschi, la storicità, l'arte ,le emozioni.. qualcosa di indescrivibile.
Ha diretto diversi spettacoli anche al celebre Teatro Lisinski Concert Opera Hall di Zagabria, trova differenze tra il pubblico italiano e quello straniero?
Sicuramente il pubblico è universale, quando qualcosa piace, le emozioni che si percepiscono non hanno colori di pelle diverse, non conoscono lingue differenti. Non esistono più differenze socio-culturali, quando sono le emozioni palpabili a comunicare tra loro. L'arte sicuramente è in grado di abbattere molti muri, è questa l'incredibile magia. Ho oggettivamente notato anche che il pubblico straniero è molto silenzioso rispetto a quello italiano: raramente applaude, e solo alla fine si scatena, ma solo se il prodotto vale veramente. C'è grande aspettativa nei confronti dell'artista Italiano.
La stampa inizia a parlare di lei dandole l'appellativo di "regista enfant prodige" o "genio", è consapevole di avere un dono?
Ho notato, ma non lo so veramente. Mi sembra troppo sinceramente, faccio semplicemente ciò che mi piace, ci metto l'anima, ed è un qualcosa in cui credo fortemente. Non faccio le cose per avere successo,anzi ho scoperto che amo stare dietro alle quinte. Faccio tutto questo perché è un bisogno impellente, un qualcosa di irrefrenabile, il mio modo più bello e puro di esprimermi. Non sono mai contento purtroppo, dentro di me avverto un grande vuoto, proprio come tutti gli uomini, per un motivo o per l'altro, e io semplicemente lo riempio di questa luce che sento nell'arte e che mi piace donare agli altri.
Lei è molto giovane, le capiterà anche di lavorare con artisti più grandi di lei, è sempre facile farsi rispettare in ruolo impegnativo come il suo?È molto severo?
Non sono severo, o forse lo sono nella giusta misura.Fortunatamente c'è un grande rispetto reciproco, e sono molto per il " vivi e lascia vivere" , detto in modo diretto, non mi metto troppo lì a rompere le scatole, ognuno ha gli strumenti , le risorse e l'intelligenza per capire determinate cose, difficilmente devo riprenderli perché sono tutti artisti stupendi con anime sublimi, ma se mi arrabbio,(raramente)mi arrabbio sul serio.
Lei ha lavorato con Carla Fracci, cosa le hanno dato i grandi maestri che trasmette ai suoi artisti?
Il trovare la propria strada ed essenza qualunque essa sia, e portarla avanti, crederci fortemente anche contro tutto e tutti se necessario, l'essere coraggiosi.
Prossimi appuntamenti?
Tornano delle date estive con lo spettacolo "Leonardo", sul genio del Rinascimento italiano.
Il 6 luglio all'Arena del Teatro Romano di Benevento, il 12 luglio al Borgo Medioevale delle Tre Torri di Lanciano e il 19 luglio all'Arena del Museo Nazionale di Civitella di Chieti. E poi altri importanti appuntamenti dall'autunno, ad esempio 27 e 28 ottobre al Teatro Vespasiano di Rieti.
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