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Torna alla NewsroomScienze delle comunicazione? La laurea delle merendine, o forse no. Ce lo svelerà Martina Salfi
di Martina Salfi12-01-2023
La testimonianza di una giovane studentessa e mamma, che ci parla senza filtri del suo percorso di studi.
Se nessuno vuole dirlo allora lo dico io.
È così che Martina Salfi, giovanissima fotografa e grafica creativa, ha deciso di convivere la sua storia. La storia di una ragazza di città senza troppi grilli per la testa e di tantissimi altri giovani.
Diventata mamma a vent'anni, Martina non ce la fa ad accontentarsi di un lavoro precario, di un contratto si stabilì ma per quanto tempo? C'è la disoccupazione ma soprattutto lo sfruttamento dei giovani: assunzione da stagista e poi?
Il dopo le fa paura, ed è proprio per superarla che non si dà per vinta. S'iscrive all'Università in un epoca in cui sono tutti laureati senza lavoro. "Guardiamo le cose da un altra prospettiva". Anticipa lei "laureati senza lavoro dite? Quanti di voi hanno veramente lottato per affermarsi nel campo di studi conseguito? Quanti di voi hanno creduto ciecamente nei propri progetti sogni e ambizioni? E quanti invece si sono arresi, perché era più facile ? Ho studiato scienze della comunicazione, mi sono sentita dire più volte che era come prendere una laurea in scienze delle merendine: futile, poco ambiziosa, eppure oggi il ramo della comunicazione è il centro nervoso del sistema di questa società, in Italia e all'estero, e non sto trattando di comunicare, lo si fa ogni giorno, ma di saper comunicare, dare voce al mercato, ai messaggi da trasmettere al cliente e farlo attraverso la digitalizzazione. Ecco io ci ho creduto, e con una bellissima bambina posso dire di avercela fatta, a un passo dalla laurea che darò da qui a qualche settimana, non sono solo una laureata, ma una laureata con delle competenze, perché nel mentre studiavo ho affiancato la teoria alla pratica, con impegno, disciplina e un po' di autocritica. Criticare i miei stessi lavori, accettare i punti di vista degli altri, non accontentarmi mai e voler fare sempre il meglio è stata la base per diventare tra i migliori."
Oggi Martina possiede una pagina dove conoscerla in ogni dettaglio e vedere il suo portfolio : PhotoAngel, ma questa giovane studentessa non è solo fotografa ma anche scrittrice.
"Martina, com'è nato il nome del suo logo?" "Per me le foto hanno un valore non solo visivo e umano ma anche simbolico, le mie foto vogliono trasmettere sempre positività e luce, per me il soggetto che vado a fotografare che sia un bambino, gli sposi o un immobile, è puro, fatto di luce bianca, senza filtri, è angelico."