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Torna alla Newsroomsi comunica l'uscita del nuovo libro di Luca Foscale - Teatro per sonnambuli
di Luca Foscale08-11-2022
Stai nascondendo la tua parte più sconveniente a te stesso?
Luca Foscale, no. Vuole tutta la verità, nuda e cruda, e la desidera racchiudere in pochi
frammenti di frasi per ricordarci che siamo composti di bene e di male e che solo la
forza di volontà ci salverà da noi stessi. Teatro per sonnambuli è una raccolta di poesie e
aforismi, scritta tra i primi anni 2000 e gli ultimi tre anni, che richiede al lettore un atto
di sincerità.
Una raccolta di componimenti poetici e aforismi.
Stai nascondendo la tua parte più sconveniente a te stesso?
Luca Foscale, no. Vuole tutta la verità, nuda e cruda, e la desidera racchiudere in pochi
frammenti di frasi per ricordarci che siamo composti di bene e di male e che solo la
forza di volontà ci salverà da noi stessi. Teatro per sonnambuli è una raccolta di poesie e
aforismi, scritta tra i primi anni 2000 e gli ultimi tre anni, che richiede al lettore un atto
di sincerità.
Già il filosofo Eraclito distingueva gli uomini tra “desti” e “dormienti”, identificando i
primi come coloro in grado di andare al di là dell’esperienza immediata e cogliere il
principio del mondo e i secondi come coloro che si fermano all’apparenza delle cose e
vivono nel sogno e nell’illusione. Luca Foscale riprende la stessa distinzione, descrivendo
la figura del “sonnambulo” come colui che vive in un contesto senza conoscerlo, colui
che è vitale ma senza coscienza e che ignora le regole della vita.
Egli stesso si pone dentro a questa categoria, nella speranza illusoria che una presa di
consapevolezza lo“svegli”.
Lo stile delle poesie è coinciso e diretto; con il coraggio di raccontarsi
sinceramente esponendosi all’altro per quello che si è.
Luca Foscale, no. Vuole tutta la verità, nuda e cruda, e la desidera racchiudere in pochi
frammenti di frasi per ricordarci che siamo composti di bene e di male e che solo la
forza di volontà ci salverà da noi stessi. Teatro per sonnambuli è una raccolta di poesie e
aforismi, scritta tra i primi anni 2000 e gli ultimi tre anni, che richiede al lettore un atto
di sincerità.
Già il filosofo Eraclito distingueva gli uomini tra “desti” e “dormienti”, identificando i
primi come coloro in grado di andare al di là dell’esperienza immediata e cogliere il
principio del mondo e i secondi come coloro che si fermano all’apparenza delle cose e
vivono nel sogno e nell’illusione. Luca Foscale riprende la stessa distinzione, descrivendo
la figura del “sonnambulo” come colui che vive in un contesto senza conoscerlo, colui
che è vitale ma senza coscienza e che ignora le regole della vita.
Egli stesso si pone dentro a questa categoria, nella speranza illusoria che una presa di
consapevolezza lo“svegli”.
Lo stile delle poesie è coinciso e diretto; con il coraggio di raccontarsi
sinceramente esponendosi all’altro per quello che si è.
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